Il fagotto è uno strumento musicale a fiato ad ancia doppia, cioè una sopra l'altra, appartenente al gruppo dei legni, costituendone la voce di basso per antonomasia.
Il nome fagotto deriva dalla forma che esso aveva in origine, simile a quella di un mantice a soffietto che immetteva l'aria in due tubi affiancati. Il musicista che lo suona è detto fagottista.
È composto da un tubo conico lungo circa 2,60 m ripiegato su sé stesso a forma di "U" e ricavato in tre diversi segmenti e un padiglione, da altrettanti masselli di legno (pero, acero, palissandro, ebano ed altri): i segmenti esterni sono innestati su quello mediano, detto "piede" o "stivale", costituito da un blocco a sezione ovale nel quale sono ricavati due tratti di tubo paralleli, uno ascendente e l'altro discendente, congiunti da un accordo a gomito (culatta) all'estremità inferiore. Ha l'imboccatura ad ancia doppia e un sistema di chiavi e 5 fori. L'ancia è inserita su un cannello metallico ritorto innestato nel segmento iniziale chiamato "esse". I fori sono scavati con andamento obliquo, in modo da raggiungere la colonna d'aria contenuta nel tubo in punti tra loro più distanziati di quanto non siano le aperture esterne, adeguate all'estensione delle dita di una mano.
Del fagotto esiste inoltre una versione il cui canneggio è lungo il doppio, in modo da produrre suoni più bassi di un'ottava; questo strumento si chiama controfagotto.
Il suo timbro particolare, pieno e scuro, è dato dall'ancia doppia e dalla lunghezza e corposità del legno che lo compone. È uno strumento fondamentale in orchestra sia come basso che come solista. Strumento dalle notevoli capacità musicali, in grado di estendersi per tre ottave e mezzo, il fagotto fu utilizzato dal periodo barocco, Vivaldi compose ben 39 concerti per fagotto. Il periodo classico fu contrassegnato da un forte utilizzo del fagotto come strumento solista, da autori quali Mozart, Hummel, Franz Danzi, Johann Baptist Vanhal, solo per citarne alcuni. Weber, Saint-Saëns ed Edward Elgar lo utilizzano in periodo romantico per sonate e romanze.
Celebri sono i passi della sinfonia n. 4 di Beethoven, della sinfonia n. 8 di Schubert, di Sheherazade di Rimskij-Korsakov, della sinfonia n. 4 di Čajkovskij, di Pierino e il lupo di Prokofiev, de L'apprenti sorcier di Paul Dukas, del Bolero di Ravel e della Sagra della Primavera di Stravinskij. In ambito operistico apprezziamo invece il fagotto nella celebre aria "Una furtiva lagrima" dell'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti, ma anche nelle Nozze di Figaro di Mozart e nella Medea di Luigi Cherubini.
(Fonte : Wikipedia)